Il Sistema basato sugli inibitori di crescita per il controllo delle colonie di termiti sotterranee
Un approccio innovativo nel monitoraggio e controllo delle Colonie di Termiti Sotterranee è offerto dai Sistemi basati sull’utilizzo di esche alimentari contenute in apposite stazioni sigillate, formulate con un IGR (Insect Growth Regulator, ossia Regolatore di Crescita degli Insetti) : il Diflubenzuron.
Diflubenzuron ha effetto chitino-inibitore, agisce cioè interrompendo il processo della muta, poiché blocca la biosintesi e la deposizione della chitina, principale componente dell’esoscheletro degli Insetti. Nella termite in muta la nuova cuticola quindi non può più formarsi e l’insetto muore per disidratazione.
Diflubenzuron è attivo a concentrazioni bassissime e vanta un profilo tossicologico estremamente favorevole: è un prodotto attivo solo sugli Insetti che non ha alcun effetto sull’uomo, sugli animali domestici e sugli altri Vertebrati. Il principio attivo Diflubenzuron è disperso in una matrice cellulosica inerte, formulata in modo da risultare altamente appetibile per le termiti e quindi non si disperde nell’ambiente.
Diflubenzuron non agisce solo sulle termiti che raggiungono l’esca e vi si nutrono direttamente, ma su tutti gli individui della colonia. Il Sistema sfrutta infatti il meccanismo d’azione dei Regolatori di Crescita ad effetto lento e le caratteristiche biologiche e comportamentali della specie bersaglio:
- il prodotto agisce sulle termiti solo quando queste raggiungono il momento della muta. Gli operai quindi non muoiono all’interno delle esche ma hanno tutto il tempo di tornare al nido per nutrire i propri simili.
- il comportamento sociale delle termiti permette di somministrare quantità minime ma efficaci di Diflubenzuron all’intera popolazione: la continua attività di esplorazione nel territorio colonizzato e nei dintorni alla ricerca di cibo è propria degli operai che, in breve tempo, si imbattono nelle esche e le interpretano come nuove fonti alimentari, cominciando a nutrirsi al loro interno. Per comunicare alla colonia la disponibilità di cibo, essi impregnano le esche di sostanze feromoniche e rilasciano feromoni traccia che identificano il percorso per raggiungerlo. Con l’alimento ingerito all’interno delle esche gli operai nutrono, per trofallassi, gli appartenenti alle altre caste: in questo modo l’azione dell’Diflubenzuron si diffonde nella colonia ed arriva a quella parte di popolazione altrimenti irraggiungibile con i metodi tradizionali di lotta.
La diffusione del Diflubenzuron è quindi mirata ed estremamente efficace, essendo affidata alle termiti stesse che, loro malgrado, si fanno carico di veicolarlo all’interno della colonia, collaborando di fatto alla propria distruzione. Il controllo della colonia si ottiene instaurando e mantenendo in modo continuativo nel tempo il contatto diretto tra le stazioni di rilascio del Diflubenzuron e la colonia termitica.
L’impatto ambientale di questo sistema è bassissimo: infatti Diflubenzuron è utilizzato in misura estremamente limitata (in media alcuni milligrammi per siti di centinaia di m2 di superficie) e viene totalmente metabolizzato dalle termiti stesse, per cui non esiste il rischio di residui che persistano nei luoghi trattati. L’utilizzo delle esche attivate, visitate spontaneamente dalle termiti, permette di confinare l’impiego del Principio Attivo in aree molto piccole, del tutto circoscritte, e di colpire in modo mirato la popolazione infestante, evitando di disperdere inutili prodotti chimici. Questa tecnologia consente quindi di ridurre in modo estremamente significativo l’introduzione nell’ambiente di insetticidi.
Inoltre il sistema basato sull’uso degli Inibitori di Crescita si propone come una tecnologia non invasiva: a differenza dei tradizionali metodi di lotta, rappresenta un sistema “chiuso” che non comporta rischi di alcun genere nei confronti dell’ambiente in cui viene applicato e non provoca danni strutturali che vanno ad aggiungersi a quelli già causati dalle termiti. Non occorre infatti produrre aperture o ampi fori nei muri, nelle pareti o nelle fondazioni, come è invece richiesto dalle tradizionali barriere chimiche, e tanto meno evacuare gli ambienti durante la somministrazione del prodotto. Non interferisce quindi né sull’architettura, né sul normale utilizzo degli spazi in cui si realizza il suo impiego.
L’applicazione del Sistema contempla l’impiego di strumenti e tecniche specifiche per stabilire il contatto con le colonie e per l’analisi dell’evoluzione delle popolazioni termitiche che traggono nutrimento dall’esca. Per ottenere il controllo delle colonie termitiche nell’area in esame vengono usati materiali secondo la quantità necessaria a contattare in più punti possibili la popolazione infestante, in rapporto alle dimensioni dell’infestazione e alle caratteristiche del sito.
Il funzionamento del Sistema si articola in tre fasi:
1. MONITORAGGIO E CONNESSIONE CON LA COLONIA
Obiettivo: identificare la presenza di termiti, localizzare gli attacchi ed entrare in contatto con la colonia per verificare l’attività di foraggiamento e permettere la successiva fase di intossicazione.
Mezzo: utilizzare stazioni di controllo facilmente ispezionabili. Le stazioni sono posizionate seguendo particolari raccomandazioni tecniche e tenendo conto dell’attività e del comportamento biologico delle termiti.
Rilevare in ogni struttura tutti i punti di attività termitica rappresenta un presupposto fondamentale per la riuscita del piano di controllo.
Le stazioni contengono i supporti di monitoraggio lignei o cartacei e vengono controllate periodicamente in funzione dell’ambiente in cui si opera, valutando i parametri strutturali, pedologici, le condizioni termo-igrometriche e l’evoluzione stagionale. Appena si verifica la colonizzazione delle stazioni da parte delle termiti si avvia la fase di inserimento dell’esca impregnata con il principio attivo.
2. TRATTAMENTO TRAMITE IL RILASCIO DI DIFLUBENZURON
Obiettivo: diffondere Diflubenzuron nella colonia termitica, servendosi dell’inconsapevole collaborazione degli Operai.
Mezzo: rilasciare Diflubenzuron sotto forma di esche alimentari a disposizione delle termiti nelle stazioni da esse colonizzate.
I dispositivi di monitoraggio vengono rimossi e al loro posto vengono posizionati i dispositivi contenenti la matrice cellulosica impregnata con Diflubenzuron.
- Le esche vengono tenute sotto controllo e la disponibilità di cibo, costituito dalla matrice cellulosica, viene mantenuta elevata per impedire l’abbandono delle stazioni da parte delle termiti.
- La metodologia d’intervento viene costantemente adattata sulla base delle particolarità del sito e delle caratteristiche della colonia termitica.
- Il controllo della colonia si constata rilevando il declino progressivo e la scomparsa dell’attività termitica all’interno delle stazioni: quando non vi si riscontrano più né consumi né tracce di presenza, le esche vengono rimosse e al loro posto sono ripristinati i dispositivi di monitoraggio.
3. SORVEGLIANZA E MONITORAGGIO POST-TRATTAMENTO
Obiettivo: assicurare un periodo di sorveglianza nella zona trattata.
Mezzo: ispezionare periodicamente le stazioni di monitoraggio ed i “punti a rischio” favorevoli alla proliferazione delle termiti.
A controllo avvenuto, le stazioni contenenti nuovamente i dispositivi di monitoraggio vengono mantenute operative per un ulteriore periodo di osservazione a fini protettivi e preventivi.
Il Sistema basato sull’uso degli Inibitori di Crescita rappresenta quindi una strategia di lotta alle termiti completamente innovativa, che all’intervento chimico tampone non risolutivo dei metodi tradizionali contrappone il concetto nuovo di un “servizio” professionalmente qualificato volto all’eradicazione del problema esistente.